Il continente africano racchiude le destinazioni di viaggio più attraenti per chiunque intenda il Viaggio come un arricchimento culturale nel senso più completo del termine, offrendo una overview su un patrimonio naturalistico e antropologico di immensa diversità.
Viaggiare in sicurezza sanitaria è una prassi che abbiamo recentemente approfondito con la pandemia di Covid-19 e verso questa regione del mondo, in alcune aree ancora un dovere.
Nei confronti di chi vi abita e da parte dei cittadini temporanei quali sono i viaggiatori. Una forma di rispetto.
Di seguito, una guida alle vaccinazioni consigliate e obbligatorie per chi intende visitare Kenya, Zanzibar (Tanzania), Sudafrica, Namibia e Tanzania, tra le principali mete dei viaggi organizzati.
Vaccinazioni Obbligatorie per viaggiare in Africa
Febbre Gialla
La vaccinazione contro la febbre gialla è obbligatoria per i viaggiatori di età superiore a un anno che provengono da Paesi a rischio o che hanno transitato per più di 12 ore in aeroporti di alcuni Paesi.
Questo requisito si applica a nazioni come Kenya, Tanzania (inclusa Zanzibar), Namibia e Sudafrica.
La febbre gialla è una malattia virale trasmessa dalle zanzare, con sintomi che vanno da febbre e dolori muscolari a complicazioni più gravi. Il vaccino, somministrato tramite iniezione, offre una protezione valida per tutta la vita a partire dal 10° giorno dall’esecuzione. L’efficacia massima si ha entro una settimana.
Si deve sapere che il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è valido se conforme a un modelli approvato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e viene rilasciato da un centro medico autorizzato.
Scarica i moduli PDF da Salute.Gov il certificato corretto e l’elenco dei presidi medici certificati dal Ministero della Salute, che viene periodicamente aggiornato.
Viaggiare in Africa, vaccinazioni raccomandate
Oltre alla febbre gialla, è consigliabile considerare altre vaccinazioni come l’Epatite A, il tetano e la difterite, il tifo: malattie che in molti Paesi sono debellate ma nelle nazioni in via di sviluppo sono endemiche, quindi diffuse e persistenti.
Di fatto, nel mondo industrializzato, soltanto il vaiolo è completamente estinto. In Italia, la vaccinazione antidifterica è obbligatoria dal 1939 e l’ultimo caso risale al 1996.
Le vaccinazioni raccomandate per viaggiare in Africa sono:
· Epatite A: trasmessa attraverso cibo o acqua contaminati, è raccomandata per la maggior parte dei viaggiatori in Africa.
· Tifoide: anche questa si diffonde tramite cibo o acqua contaminati; la vaccinazione è consigliata per chi soggiorna in aree con scarse condizioni igieniche.
· Epatite B: trasmessa attraverso fluidi corporei; la vaccinazione è suggerita per soggiorni prolungati o per chi potrebbe avere contatti ravvicinati con la popolazione locale.
· Rabbia: considerata per chi prevede attività all’aperto o potrebbe entrare in contatto con animali.
· Meningite meningococcica: raccomandata durante la stagione secca in alcune regioni dell’Africa subsahariana.
· Difterite e Tetano: la difterite viene trasmessa per via aerea. Il tetano è causato da un batterio che penetra attraverso le ferite contaminate. Entrambe le malattie possono essere mortali. Consigliati in viaggi in zone rurali. Per chi non ha ricevuto un richiamo negli ultimi 10 anni è consigliabile aggiornare la vaccinazione prima del viaggio.
Vaccinazioni consigliate per viaggiare in Africa: la profilassi antimalarica
La malaria è endemica in molte zone dell’Africa, inclusi Kenya, Tanzania e parti della Namibia.
Si escludono Paesi come Algeria, Libia, Mauritius, Reunion, Seychelles e Tunisia dove non risulta il rischio di contrarla.
È essenziale consultare un medico per valutare la necessità di una profilassi antimalarica e adottare misure preventive contro le punture della zanzara Anopheles che punge principalmente di sera/notte, a cominciare dall’uso di repellenti e zanzariere.
Poliomielite, cosa sapere
Il vaccino contro la poliomielite non è obbligatorio per tutti i viaggiatori diretti in Africa, ma può essere richiesto in alcuni casi specifici. L’Italia è polio-free dal 2002 dopo avere introdotto la vaccinazione obbligatoria nel 1966. Il vaccino è somministrato per iniezione spesso associato a quelli di difterite e tetano.
Questa infezione virale può causare danni al sistema nervoso centrale con paralisi muscolare ed è trasmessa da cibi o acqua contaminati.
L’Africa è stata dichiarata polio-free dall’OMS nel 2020. Alcuni Stati potrebbero richiedere la prova della vaccinazione ai viaggiatori provenienti da Paesi dove si verificano focolai recenti, al fine di prevenire la reintroduzione del virus.